Poeta italiano. Di famiglia patrizia genovese, entrò nell'ordine dei
Somaschi dove, come egli narra in una sua lettera autobiografica, fu "cattivo
claustrale perché fatto a forza"; ma non fu migliore abate quando ottenne
la secolarizzazione. La vita mondana della corte Farnese e poi Borbonica di
Parma lo ebbe tra i suoi protagonisti, e il poeta si mostrò abile nel
conservarsi il successo letterario e materiale fino alla morte. Portò
nella lirica varietà puramente formali e la novità dei versi
sciolti, per cui fu incluso, ma a sua insaputa e contrarietà, nella
raccolta dei
Versi di tre eccellentissimi autori del Bettinelli. Il
meglio della sua poesia è dato dalla spontaneità delle
Anacreontiche, in cui si esprime quella sensualità gaudente che
della vita accetta consapevolmente soltanto il piacere, e avverte la melanconia
della sua fugacità nel declinare degli anni. Nell'ambiente dell' Arcadia
era chiamato
Comante Eginètico (Genova 1692 - Parma 1768).